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Il processo amministrativo costituisce una realtà ineliminabile, come non eliminabile è l'esercizio del potere; e se il potere esiste occorre approntare strumenti idonei al controllo del suo esercizio. Il Codice del processo amministrativo costituisce la presa di coscienza che i mezzi di controllo del potere (e di reazione ai suoi errori) non possono essere relegati in frammenti legislativi risalenti, ma devono costituire un corpus di regole ad hoc che tenga conto della triade cii situazioni giuridiche che si incontrano e scontrano nel processo amministrativo: interessi pubblici, interessi legittimi e diritti soggettivi. Questo Manuale - giunto alla sua Seconda Edizione - fornisce uno sguardo fresco sulla disciplina che sia, per un verso, abbastanza rapido da adattarsi alla non placata adrenalina legislativa post-codicistica; ma che, per un altro, non si faccia trascinare dalle ondate riformatrici a ciclo continuo e sappia fermare il proprio approfondimento per contribuire alla stabilizzazione stessa della norma processuale. Aggiornato alle modifiche al rito appalti apportate dal nuovo Codice dei contratti pubblici, al processo amministrativo telematico, alle novità in materia di sinteticità degli atti, agli ultimi interventi sulla giurisdizione del d.l. n. 13/2017, nonché alle più recenti pronunce giurisprudenziali, anche in questa Seconda Edizione si è voluto confermare il taglio originario del Manuale, mantenendo una sostanziale proporzione tra analisi della disposizione di legge e verifica della sua interpretazione giurisprudenziale. Un rapporto operativo che rappresenti un ausilio all'operatore del diritto che con il processo amministrativo si deve giornalmente confrontare; e un'agevole guida per coloro che questa materia intendono studiare.